Dieci buoni motivi per cui continuare a credere nel made in Italy
- La RAI è ancora capace di mandare in onda ottimi programmi di giornalismo come Report. Anche se poi si sente in dovere di mettere sull’altro piatto della stadera Giuliano Ferrara. A bilanciare.
- Successi come il Festival del Giornalismo di Perugia, il Festival di Internazionale etc. fanno ben sperare nella buona salute del giornalismo nostrano. Che, nella migliore tradizione, dà il meglio di sè quando torna a ri-appropriarsi della strada, a contatto con l’uomo comune.
- Al Corriere tagliano le auto blu e De Bortoli predica lo svecchiamento della professione (“Non è più accettabile, anzi è preoccupante, il muro che è stato eretto nei confronti del coinvolgimento di giovani colleghi”). Finchè non lo dice un politico, io mi fido.
- Ho conosciuto al pub un tale che sapeva chi fosse Oriana Fallaci, mentre non aveva ancora sentito parlare del bunga bunga. Dai, dai!
- Internet rimane la terra promessa, proprio come preannunciava Grillo dieci anni fa, quando sfasciava i computer ai suoi spettacoli. Siti internet come Linkiesta, Il Post, Giornalettismo, AgoraVox fanno ben sperare. Tuttavia, come dice Luca Sofri, lo “scandalo” è che le testate online troppo spesso non pagano. Proprio come quella di Luca Sofri. Che, al contrario, ‘sfrutta le collaborazioni con soddisfazione‘.
- Abbiamo ancora il coraggio di copiare, e di farlo bene: da una costola del britannico Independent nasce Il Fatto Quotidiano. La filosofia è quella vincente: autofinanziamento, indipendenza editoriale, spirito ggiovane. Purtroppo, al Fatto hanno avuto la nefasta idea di prendere in prestito anche qualcos’altro, dal Regno Unito: il layout grafico. Dal Sun, tuttavia.
- Tutte le cose vecchie prima o poi muoiono. Il nostro ordine dei giornalisti, di fascia memoria, risale al lontano 1925-8. Nel dopoguerra, è arrivata la versione 2.0. Recentemente, imperversano in Italia i cosiddetti rottamatori. Speriamo si guardino un po’ intorno.
- Chi parte, molto spesso, lo fa per tornare. C’è chi ancora crede nel giornalismo come missione sociale. “A che serve vivere, se non c’è il coraggio di lottare?” (Giuseppe Fava, morto ammazzato dalla mafia) L’ideale salverà il reale, ancora una volta. E Silvio si dimetterà sua sponte per lasciare spazio al nuovo che avanza.
- I giovani non sono mai stati così informati. Merito di internet, di Mark Zuckenberg, dell’uccellino blu e chi più ne ha più ne metta. Le rivoluzioni avvengono, anche in Italia. Non ci resta che crederci.
- …per quanto riguarda il decimo motivo (e non solo), beh, la palla passa a voi … che, al contrario mio, siete ancora ‘a distanza di sicurezza’…
Tratto dall'Articolo originale "Distanza di sicurezza - dieci buoni motivi per..." di Lillo Montalto Monella
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