Un pomeriggio d'agosto di qualche anno fa, fuggì via di casa, dovevo sfogarmi e mi misi a correre, il dolore che quella storia d'amore che ormai faceva acqua da tutte le parti, mi stava provocando era insopportabile. Chi passava in auto tornando dal mare, con quel caldo infernale pensava sicuramente che fossi impazzito.
Dopo quella folle corsa distruttiva scrissi questa poesia:
L'Ombra Del Diavolo
tenebra
li mi confondo e sto bene
lontano dal mondo
lontano dall'eterna staticità
la radio vomita musica predigerita
ed il caldo scioglie anche il desiderio,
ma non importa
lei è accanto a me
sinuosa, quasi delicata nella penombra
profuma di olio
ed è carica di promesse
con le dita l'accarezzo
la stringo
poi felice
ascolto il sussurro della pallottola
dark0
Nella tenebra ci si confonde bene. Ci si mischia alla nebbia, si diventa nebbia. Questo è un piacere di per sè o, un tormento, dipende dai punti di vista. Ma per entrambi vale la pena respirare.
RispondiEliminaE' proprio così..so cosa hai provato, lo sento io ora, è una grande sofferenza perdere qualcuno, sopratutto se si ama ancora..l'ultima frase mi ha colpito in particolare, stringere qualcuno tramite il frutto della nostra mente è veramente una pallottola nel cuore..bellissima poesia, la adoro..buona serata =)
RispondiElimina@squilibrato
RispondiEliminavero la tenebra è una grande madre che ti ama e ti nasconde col suo freddo seno.
@-ELA-
grazie, sei adorabile anche tu, spero che presto tu sia molto più combattiva di come ti senti adesso.
Io corro quando mi sento bene e dormo anche 24h quando sto male, poi faccio reset e mi sento di aver corso fino alla fine del mondo, ma al mio ritorno sono serena...e lui scompare dalla mia vita, muore, ma muore lui non io. (mi è successo)
RispondiElimina@Stella
RispondiEliminaè stato 2 anni fa, da allora sono cresciuto e tanto, le cicatrici ti servono per non averne altre.
comunque grazie. :-)