sabato 30 ottobre 2010
venerdì 29 ottobre 2010
Esperienze Molto Personali
Molti anni fa ebbi modo di ascoltare questo favoloso monologo del signor G.
Gaber facendoci ridere ci svela una sua visione de il sesso con la "persona che ci conosce di più".
Ascoltatelo ne vale la pena.
Gaber facendoci ridere ci svela una sua visione de il sesso con la "persona che ci conosce di più".
Ascoltatelo ne vale la pena.
giovedì 28 ottobre 2010
Agghiacciante! In provincia di Pavia un largo dedicato a Hitler
Agghiacciante. Un largo dedicato a Adolf Hitler, a Dorno, in provincia di Pavia. Lo ha scoperto Bruna Durante, una cittadina del luogo, e ve lo segnaliamo. Dopo aver più volte invitato il comune a provvedere, Bruna ha segnalato il caso su Facebook. Aiutateci a renderlo pubblico e inviate la richiesta al sindaco, Secondina Passerini, di rimuovere immediatamente quella targa e di sostituirla con un’altra che ricordi le vittime dell’olocausto.
La mail del Comune di Dorno: info@comune.dorno.pv.it
ULTIMORA ORE 11.10: Paolo Papillo ha telefonato al Comune di Dorno, il sindaco ha dichiarato che la targa è stata rimossa
Fonte: Il Post Viola
lunedì 25 ottobre 2010
Sogni Mai Sopiti
Sparire, nascondersi, lontano dove tutto il dolore del mondo non ti può toccare.
Non esser più soli, ma stringere una mano che ti è amica.
Col cuore libero, infine volare.
Licantropia
Photo by lwc71
In qualche luogo i sogni diventeranno realtà.
C'è un lago solitario
illuminato dalla luna per me e per te
come nessuno per noi soli.
Lì la scura bianca vela spiegata
in un vago vento non sentito
guiderà la nostra vita-sonno
laddove le acque si fondono
in un lido di neri alberi,
dove i boschi sconosciuti vanno incontro
al desiderio del lago di essere di più
e rendono il sogno completo.
Là ci nasconderemo e svaniremo,
tutti vanamente al confine della luna,
sentendo che ciò di cui siamo fatti
è stato qualche volta musicale.
Fernando Pessoa
Non esser più soli, ma stringere una mano che ti è amica.
Col cuore libero, infine volare.
Licantropia
Photo by lwc71
In qualche luogo i sogni diventeranno realtà.
C'è un lago solitario
illuminato dalla luna per me e per te
come nessuno per noi soli.
Lì la scura bianca vela spiegata
in un vago vento non sentito
guiderà la nostra vita-sonno
laddove le acque si fondono
in un lido di neri alberi,
dove i boschi sconosciuti vanno incontro
al desiderio del lago di essere di più
e rendono il sogno completo.
Là ci nasconderemo e svaniremo,
tutti vanamente al confine della luna,
sentendo che ciò di cui siamo fatti
è stato qualche volta musicale.
Fernando Pessoa
mercoledì 20 ottobre 2010
La Sento Un Pò Mia
Il Suonatore Jones
In un vortice di polvere
gli altri vedevan siccità,
a me ricordava
la gonna di Jenny
in un ballo di tanti anni fa.
Sentivo la mia terra
vibrare di suoni, era il mio cuore
e allora perché coltivarla ancora,
come pensarla migliore.
Libertà l'ho vista dormire
nei campi coltivati
a cielo e denaro,
a cielo ed amore,
protetta da un filo spinato.
Libertà l'ho vista svegliarsi
ogni volta che ho suonato
per un fruscio di ragazze
a un ballo,
per un compagno ubriaco.
E poi se la gente sa,
e la gente lo sa che sai suonare,
suonare ti tocca
per tutta la vita
e ti piace lasciarti ascoltare.
Finii con i campi alle ortiche
finii con un flauto spezzato
e un ridere rauco
ricordi tanti
e nemmeno un rimpianto.
Fabrizio De Andrè
In un vortice di polvere
gli altri vedevan siccità,
a me ricordava
la gonna di Jenny
in un ballo di tanti anni fa.
Sentivo la mia terra
vibrare di suoni, era il mio cuore
e allora perché coltivarla ancora,
come pensarla migliore.
Libertà l'ho vista dormire
nei campi coltivati
a cielo e denaro,
a cielo ed amore,
protetta da un filo spinato.
Libertà l'ho vista svegliarsi
ogni volta che ho suonato
per un fruscio di ragazze
a un ballo,
per un compagno ubriaco.
E poi se la gente sa,
e la gente lo sa che sai suonare,
suonare ti tocca
per tutta la vita
e ti piace lasciarti ascoltare.
Finii con i campi alle ortiche
finii con un flauto spezzato
e un ridere rauco
ricordi tanti
e nemmeno un rimpianto.
Fabrizio De Andrè
lunedì 18 ottobre 2010
Annozero Deve Continuare, L'appello Di Michele Santoro
Cari amici, vi ringrazio per le adesioni al mio appello che sono già migliaia, ma dobbiamo ottenere il massimo del risultato. Quindi vi chiedo di raccogliere anche le firme di chi non usa internet inviandole contemporaneamente a questi indirizzi:
annozerodevecontinuare@yahoo.it
segreteriapresidenza@rai.it
Il primo indirizzo è molto importante per avere il quadro completo delle adesioni raccolte. Potete utilizzare la formula seguente o un'altra con le stesse caratteristiche:
"Gentile presidente Paolo Garimberti, i sottoscritti abbonati Rai chiedono di non essere puniti al posto di Santoro e che Annozero continui ad andare in onda regolarmente."
Vi prego di seguire queste semplici raccomandazioni e di far girare la nostra sottoscrizione usando la rete perché è l'unica opportunità che possiamo gestire con le nostre forze.
Un abbraccio
Michele Santoro
domenica 17 ottobre 2010
Tutto
Nel tramonto tutto sembra fermarsi.
La luce smette di ferirti gli occhi.
Tutto prende un altro ritmo, tutto si trasforma.
È L'Ora
È l'ora in cui s'ode tra i rami
La nota acuta dell'usignolo;
È l'ora in cui i voti degli amanti
Sembrano dolci in ogni parola sussurrata
E i venti miti e le acque vicine
Sono musica all'orecchio solitario.
Lieve rugiada ha bagnato ogni fiore
E in cielo sono spuntate le stelle
E c'è sull'onda un azzurro più profondo
E nei Cieli quella tenebra chiara,
Dolcemente oscura e oscuramente pura,
Che segue al declino del giorno mentre
Sotto la luna il crepuscolo si perde.
George Gordon Byron
La luce smette di ferirti gli occhi.
Tutto prende un altro ritmo, tutto si trasforma.
È L'Ora
È l'ora in cui s'ode tra i rami
La nota acuta dell'usignolo;
È l'ora in cui i voti degli amanti
Sembrano dolci in ogni parola sussurrata
E i venti miti e le acque vicine
Sono musica all'orecchio solitario.
Lieve rugiada ha bagnato ogni fiore
E in cielo sono spuntate le stelle
E c'è sull'onda un azzurro più profondo
E nei Cieli quella tenebra chiara,
Dolcemente oscura e oscuramente pura,
Che segue al declino del giorno mentre
Sotto la luna il crepuscolo si perde.
George Gordon Byron
giovedì 14 ottobre 2010
Vecchi Astronauti
Questa è una mia vecchia poesia, parla di alta tecnologia e di bambini che non hanno nulla, forse neanche dei fiammiferi per scaldarsi le mani.
la poesie è vecchia ma quello di cui narra è purtroppo sempre attuale.
L'astronauta E La Piccola Fiammiferaia
Graphic by PENSA
Da bambino leggevo di te
Avevi piccoli fuochi ma sentivi freddo
Quanto ho pianto per te piccina
Quanto avrei voluto aiutarti
Ma non potevo, potevo solo soffrire con te
per te...
Adesso viaggio nel cosmo
Sono solo come te
Le stelle qui sono come fiocchi di neve
Ma il gelo è sempre quello che hai provato tu
Ma io ho la tecnologia, la superbia dell'umanità
Che ha costruito una morbida armatura per tenermi caldo
Qui nella mia silente astronave ripenso a te mia piccola bimba
E mi chiedo perchè cerchiamo così disperatamente, così in alto
E non chiniamo il capo con vergogna per dei bambini che Soffrono come te.
dark0
la poesie è vecchia ma quello di cui narra è purtroppo sempre attuale.
L'astronauta E La Piccola Fiammiferaia
Graphic by PENSA
Da bambino leggevo di te
Avevi piccoli fuochi ma sentivi freddo
Quanto ho pianto per te piccina
Quanto avrei voluto aiutarti
Ma non potevo, potevo solo soffrire con te
per te...
Adesso viaggio nel cosmo
Sono solo come te
Le stelle qui sono come fiocchi di neve
Ma il gelo è sempre quello che hai provato tu
Ma io ho la tecnologia, la superbia dell'umanità
Che ha costruito una morbida armatura per tenermi caldo
Qui nella mia silente astronave ripenso a te mia piccola bimba
E mi chiedo perchè cerchiamo così disperatamente, così in alto
E non chiniamo il capo con vergogna per dei bambini che Soffrono come te.
dark0
Etichette:
ipocrisia,
poesie personali,
solitudine,
tristezza
domenica 10 ottobre 2010
Una Nuova Consapevolezza
all'improvviso ti rendi conto, ti rendi conto di quanto sia distante quello che speravi fosse tuo.
Nonostante i tuoi sforzi, il tuo impegno.
Lo sconforto cresce, ma poi nasce anche una nuova consapevolezza: Che anche se tutto è perduto, qualcosa è rimasto.
Rimane la convinzione che ci hai messo tutto te stesso, che hai lottato, che non ti sei tradito.
Le ferite anche se profonde diventeranno cicatrici che ti aiuteranno a ricordare che sei diventato ancora un po più forte.
Sei tu, tutto il resto non conta.
Senza Parole
Ho guardato dentro una bugia
e ho capito che è una malattia
dalla quale non si può guarire mai
e ho cercato di convincermi
... che tu non ce l'hai.
E ho guardato dentro casa tua
e ho capito che era una follia
avere pensato che fossi soltanto mia
e ho cercato di dimenticare
di non guardare.
E ho guardato la televisione
e mi è venuta come l'impressione
che mi stessero rubando il tempo e che tu...
... che tu mi rubi l'amore
ma poi ho camminato tanto e fuori
c'era un gran rumore...
che non ho più pensato a tutte queste cose.
E ho guardato dentro un'emozione
e ci ho visto dentro tanto amore
che ho capito perché non si comanda al cuore.
E va bene così...
senza parole... senza parole...
E va bene così, senza parole
E va bene così, senza parole...
E va bene così...
E guardando la televisione
mi è venuta come l'impressione
che mi stessero rubando il tempo e che tu...
che tu mi rubi l'amore
poi ho camminato tanto e fuori
c'era un grande sole
che non ho più pensato a tutte queste cose...
E va bene così...
senza parole... senza parole...
E va bene così, senza parole
E va bene così, senza parole
Vasco Rossi
Nonostante i tuoi sforzi, il tuo impegno.
Lo sconforto cresce, ma poi nasce anche una nuova consapevolezza: Che anche se tutto è perduto, qualcosa è rimasto.
Rimane la convinzione che ci hai messo tutto te stesso, che hai lottato, che non ti sei tradito.
Le ferite anche se profonde diventeranno cicatrici che ti aiuteranno a ricordare che sei diventato ancora un po più forte.
Sei tu, tutto il resto non conta.
Senza Parole
Ho guardato dentro una bugia
e ho capito che è una malattia
dalla quale non si può guarire mai
e ho cercato di convincermi
... che tu non ce l'hai.
E ho guardato dentro casa tua
e ho capito che era una follia
avere pensato che fossi soltanto mia
e ho cercato di dimenticare
di non guardare.
E ho guardato la televisione
e mi è venuta come l'impressione
che mi stessero rubando il tempo e che tu...
... che tu mi rubi l'amore
ma poi ho camminato tanto e fuori
c'era un gran rumore...
che non ho più pensato a tutte queste cose.
E ho guardato dentro un'emozione
e ci ho visto dentro tanto amore
che ho capito perché non si comanda al cuore.
E va bene così...
senza parole... senza parole...
E va bene così, senza parole
E va bene così, senza parole...
E va bene così...
E guardando la televisione
mi è venuta come l'impressione
che mi stessero rubando il tempo e che tu...
che tu mi rubi l'amore
poi ho camminato tanto e fuori
c'era un grande sole
che non ho più pensato a tutte queste cose...
E va bene così...
senza parole... senza parole...
E va bene così, senza parole
E va bene così, senza parole
Vasco Rossi
mercoledì 6 ottobre 2010
Un Caso di Stalking Di Ilaria Ferramosca
Booktrailer del romanzo a fumetti sceneggiato dalla mia cara amica Ilaria Ferramosca "Un caso di Stalking", con le vignette di Gian Marco De Francisco, in uscita a Lucca Comics 2010 e presente nelle fumetterie e librerie di varia da novembre 2010. Edizioni Voilier.
Una Graphic novel dai contenuti forti che vi inchiodera sulla sedia finchè non lo finirete di leggere.
SINOSSI
Edizioni Voilier, Collana: Oblò – Brossurato 80 pagine a colori – € 10.90
Una Graphic novel dai contenuti forti che vi inchiodera sulla sedia finchè non lo finirete di leggere.
SINOSSI
Paolo è uno scrittore, entrato in fase di declino e conseguente depressione dopo aver vissuto un periodo di successo. Le attenzioni telematiche di una sua fan, lo portano per un po’ a recuperare l’autostima perduta e gli forniscono lo stimolo per portare a termine un lavoro per il suo editore, lasciato in sospeso ormai da troppo tempo. Tuttavia questo evento, da lui vissuto inizialmente come provvidenziale, si rivela ben presto un vero dramma; la donna, infatti, dopo aver instaurato un rapporto con Paolo mediante lettere e telefonate adulatorie, decide di sottoporre alla sua attenzione un proprio manoscritto. Vedendosi rifilare una risposta negativa dal suo idolo, se pur non priva di tatto, la donna diviene repentinamente minacciosa e aggressiva. Da quel momento, Paolo inizia a essere oggetto di comportamenti ossessivi e morbosi, che lo conducono lentamente in una spirale di angoscia e terrore. A poco a poco inizia a perdere il senso della realtà, tanto da non riuscire più a comprendere se la sua persecutrice sia reale, una proiezione della propria smania per il successo perduto, o una sorta di “mercenaria” appositamente assoldata per portarlo alla follia; i sospetti ricadono, nella sua logica ormai malata, su sua moglie e sul proprio agente letterario. Tale diffidenza, mista al senso di inquietudine, lo trascinano verso una crisi nei rapporti con le persone che lo circondano, cui reagisce in maniera sempre più violenta e autodistruttiva. La vicenda è condotta a metà strada tra il giallo e l’esplorazione psicologica e indaga nel vissuto di chi, in apparenza, dovrebbe vivere un’esistenza di gloria e agi grazie al successo e alla fama, e che spesso ne rimane invece vittima, mettendo inoltre in risalto quanto possa essere difficile, in un caso di attenzioni morbose, essere uomo e rivelare di subire molestie proprio da una donna.
“Nella maggior parte dei casi” commenta infatti il protagonista, “ti verranno a dire che evidentemente hai fatto qualcosa per meritartelo”.
Edizioni Voilier, Collana: Oblò – Brossurato 80 pagine a colori – € 10.90
martedì 5 ottobre 2010
Ascoltami
Ascolta se ci sei, ascoltami non far finta di essere un illusione, ascoltami, ascoltaci ovunque noi siamo, ovunque tu sia, ascoltaci.
Padre Della Notte
Padre della notte
che voli insieme al vento
togli dal mio cuore
la rabbia ed il tormento
e fammi ritornare
agli occhi di chi ho amato
quando è poca la speranza
che resta nel mio cuore
Padre della notte
che le stelle fai brillare
tu che porti vento e sabbia
dalle onde del mare
Tu che accendi i nostri sogni
e li mandi più lontano
come barche nella notte
che da terra salutiamo
e fammi ritornare
tra le braccia di chi ho amato
quando è vana la speranza
che resta nel mio cuore
quando è poca la speranza
che resta nel mio cuore
dammi una pace limpida
come un limpido amore
Padre della notte
ovunque è il Tuo mistero
dentro ogni secondo
come in ogni giorno intero
Tu che hai dato a noi la fede
come agli uccellini il volo
Padre della terra
Padre di ogni uomo
Padre della notte
della musica e dei fiori
Padre dell’arcobaleno
dei fulmini e dei tuoni
Tu che ascolti i nostri cuori
quando soli poi restiamo
nel silenzio della notte
solo in Te noi confidiamo
e fammi ritornare
tra le braccia di chi ho amato
Fammi ritrovare un giorno
l’amore che ho aspettato
quando è poca la speranza
che resta nel mio cuore
Dammi una pace limpida
come un limpido amore
Padre della notte
che voli insieme al vento
togli dal mio cuore
la rabbia ed il tormento
e quando un giorno sta finendo
quando scende giù la sera
Fa’ che questa mia canzone
diventi una preghiera.
Sergio Cammariere, parole di Roberto Kunstler
Padre Della Notte
Padre della notte
che voli insieme al vento
togli dal mio cuore
la rabbia ed il tormento
e fammi ritornare
agli occhi di chi ho amato
quando è poca la speranza
che resta nel mio cuore
Padre della notte
che le stelle fai brillare
tu che porti vento e sabbia
dalle onde del mare
Tu che accendi i nostri sogni
e li mandi più lontano
come barche nella notte
che da terra salutiamo
e fammi ritornare
tra le braccia di chi ho amato
quando è vana la speranza
che resta nel mio cuore
quando è poca la speranza
che resta nel mio cuore
dammi una pace limpida
come un limpido amore
Padre della notte
ovunque è il Tuo mistero
dentro ogni secondo
come in ogni giorno intero
Tu che hai dato a noi la fede
come agli uccellini il volo
Padre della terra
Padre di ogni uomo
Padre della notte
della musica e dei fiori
Padre dell’arcobaleno
dei fulmini e dei tuoni
Tu che ascolti i nostri cuori
quando soli poi restiamo
nel silenzio della notte
solo in Te noi confidiamo
e fammi ritornare
tra le braccia di chi ho amato
Fammi ritrovare un giorno
l’amore che ho aspettato
quando è poca la speranza
che resta nel mio cuore
Dammi una pace limpida
come un limpido amore
Padre della notte
che voli insieme al vento
togli dal mio cuore
la rabbia ed il tormento
e quando un giorno sta finendo
quando scende giù la sera
Fa’ che questa mia canzone
diventi una preghiera.
Sergio Cammariere, parole di Roberto Kunstler
lunedì 4 ottobre 2010
Sogni Irrisolti
Ci sono persone a cui vorresti dire tanto ma poi non dici nulla.
Ti accontenti dell'effimero momento, sai già in cuor tuo che non puoi chiedere di più.
Poi tutto come dissolvenza scompare, ognuno va per la sua strada, schiavo infelice dei suoi sogni irrisolti.
Kathy's Song
Sento lo scrosciare della pioggia
Come un ricordo che cade
Soffice e caldo, continua
Tamburellando sul tetto e sui muri
E dal rifugio della mia mente
Attraverso la finestra dei miei occhi
Osservo le strade bagnate di pioggia
Verso l'Inghilterra, dove giace il mio cuore
La mia mente è distratta e confusa
I miei pensieri sono lontani miglia
Giacciono con te, mentre sei addormentata
E ti baciano quando inizi la tua giornata
E una canzone che stavo scrivendo, è rimasta incompiuta
Non so perchè passo il mio tempo
Scrivendo canzoni cui non riesco a credere
Le cui parole piangono e si sforzano di fare rima
E così, vedi, ho cominciato a dubitare
di tutto ciò che un tempo credevo certo
Sto da solo, senza credere a nulla
L'unica verità che conosco, sei tu
E mentre guardo le gocce di pioggia
Intrecciarsi nei loro stanchi sentieri
So di essere come la pioggia
Sono qui, ma per la tua bellezza me ne vado
Simon & Garfunkel
Ti accontenti dell'effimero momento, sai già in cuor tuo che non puoi chiedere di più.
Poi tutto come dissolvenza scompare, ognuno va per la sua strada, schiavo infelice dei suoi sogni irrisolti.
Kathy's Song
Sento lo scrosciare della pioggia
Come un ricordo che cade
Soffice e caldo, continua
Tamburellando sul tetto e sui muri
E dal rifugio della mia mente
Attraverso la finestra dei miei occhi
Osservo le strade bagnate di pioggia
Verso l'Inghilterra, dove giace il mio cuore
La mia mente è distratta e confusa
I miei pensieri sono lontani miglia
Giacciono con te, mentre sei addormentata
E ti baciano quando inizi la tua giornata
E una canzone che stavo scrivendo, è rimasta incompiuta
Non so perchè passo il mio tempo
Scrivendo canzoni cui non riesco a credere
Le cui parole piangono e si sforzano di fare rima
E così, vedi, ho cominciato a dubitare
di tutto ciò che un tempo credevo certo
Sto da solo, senza credere a nulla
L'unica verità che conosco, sei tu
E mentre guardo le gocce di pioggia
Intrecciarsi nei loro stanchi sentieri
So di essere come la pioggia
Sono qui, ma per la tua bellezza me ne vado
Simon & Garfunkel
Etichette:
cambiamenti,
emozioni,
ipocrisia,
musica,
sogni,
solitudine,
tristezza
domenica 3 ottobre 2010
A Volte Anche Io Mi Sento Glamour
Come la graciosa Grace ho dei attimi di lucida follia, ecco che mi è successo una sera:
Da notare la mia bravura col paint.net.
Da notare la mia bravura col paint.net.
sabato 2 ottobre 2010
Allegria Di Naufragi
Graphic by Rudrik
E subito riprende
il viaggio
come
dopo il naufragio
un superstite
lupo di mare
Giuseppe Ungaretti
Iscriviti a:
Post (Atom)