lunedì 6 luglio 2009

Lettera aperta di un ristoratore a Berlusconi



Caro Presidente,

mi rivolgo a te, che notoriamente non disdegni gli incontri conviviali, per sollecitarti un intervento a favore della categoria che mi onoro di rappresentare e che ti è amica, quella dei ristoratori. Ingiusti veleni si stanno spargendo contro di noi. E’ di oggi la notizia che due turisti giapponesi, a Roma, si sono visti presentare un conto di 600 euro dopo aver pranzato in un locale dalle parti di Piazza Navona. E si grida allo scandalo, quando invece tutti sappiamo quanto costa la roba al mercato. E’ vero che nel conto c’erano anche cento euro aggiunti a titolo di mancia per autonoma iniziativa del titolare, ma si tratta di un rimborso spese preventivo, per il balzello sul permesso di soggiorno da te giustamente previsto nel decreto sulla sicurezza: le nostre cucine sono piene di inservienti e sciacquapiatti di origine extracomunitaria e se il permesso non lo paghiamo noi, a loro chi glielo paga?

Caro Presidente,

ti chiedo un gesto simbolico. La prossima cena, in cui discuterai con i tuoi filibustieri di altre questioni delicate, come la tassa sulla povertà, l’evirazione vocale dei tuoi calunniatori e il lodo Santanchè, ossia la liceità di concubinaggio per le Alte Cariche dello Stato, vieni da noi, in uno dei nostri locali. Un angolo appartato e confortevole per te c’è sempre. Con reciproco vantaggio: la nostra categoria si riabiliterà per tanto lustro e i tuoi manigoldi resteranno puliti. Come le loro domestiche, che così sgravate da impegni culinari potranno dedicarsi ad altre più piacevoli incombenze di cui tu, Presidente, sai essere generoso anfitrione.

Ti aspetto.

Fonte: Terrorpilots

7 commenti:

  1. Che stato di merda in ambito di politica del paese.....ma ormai nulla più mi scandalizza della nostra anzi "Vostra" Italia,o almeno da chi crede che uno come berlusconi possa veramente far qualcosa per L'Italia....

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  2. Che poi... proprio i ristoratori non dovrebbero aprir bocca!
    Per tanti anni hanno guadagnato cifre incredibili alla faccia delle tasse.
    E questo quelli onesti.

    Quindi la prossima volta vorrei sentire lamentarsi un metalmeccanico, un disoccupato, un lavoratore a termine ecc. ma non un ristoratore!

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  3. Ironica e pungente questa letterina, col ristoratore siamo d'accordo tranne che su un punto, i 100 euro di mancia e la motivazione sono da denuncia!!!
    Costringeremmo tutta la classe politica, Berlusconi su tutti, a campare con gli stipendi che portiamo a casa noi comuni mortali, chissà se finalmente la parola diritti potrebbe entrare a fare parte del loro dizionario. Chissà se il premier sarebbe sempre così spiritoso ed arrogante. Gli ronzerebbero attorno solo le mosche!
    Baci da Sabrina&Luca

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  4. Ho sentito di questa notizia, tra l'altro i prezzi non erano gli stessi del listino, in più aggiungi 100 euro di mancia?? Sono cose da pazzi!! Ma a loro alla fine cosa importa? Basta fregare più persone possibili e sono felici!! Ciao Darko =)

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  5. beh a nella città dove abito io i ristoratori non scherzano, pelano i turisti come patate, Silvio credo starebbe bene con loro.

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  6. Ehilà tigrotto!buon pomeriggio,grazie del tuo pasaggio è sempre gradito da me...non devi scusarti,tutti abbiamo delle priorità nlla Vita da rispettare.Un abbraccio forte.

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