Questo blog chiude per le feste di natale e capodanno. Non apprezzo il natale come festa religiosa ormai, ma cerco di seguirne l'esempio, di usarlo come un giorno di partenza nell'abbandonare l'egoismo, di sforzarmi di osservare chi mi è di fronte con rispetto e benevolenza, non è facile ma è possibile. Vi auguro buone feste e un felice anno nuovo e dedico poi questa poesia di Ungaretti a Cristina, una povera anima smarrita.
Ebbene sì, han ragione Cicchitto, Capezzone e Sallusti, con rispetto parlando. Inutile negare l’evidenza, non ci resta che confessare: i mandanti morali del nuovo caso Moro siamo noi di Annozero e del Fatto, in combutta con la Repubblica e le procure rosse. Come dice Pigi Battista sul Corriere, abbiamo creato “un clima avvelenato”, di “odio politico”, roba da “guerra civile”. Le turbe psichiche che da dieci anni affliggono l’attentatore non devono ingannare: erano dieci anni che il nostro uomo, da noi selezionato con la massima cura (da notare le iniziali M.T.), si fingeva pazzo per preparare il colpo. E la poderosa scorta del premier che si è prodigiosamente spalancata per favorire il lancio del souvenir (come già con il cavalletto in piazza Navona) non è che un plotone di attivisti delle Brigate Il Fatto, colonna milanese Annozero. Siamo stati noi. Abbiamo spacciato per cronaca giudiziaria il racconto dei processi Mills, Mondadori e Dell’Utri, nonché la lettura delle relative sentenze, mentre non era altro che “antiberlusconismo” per aprire la strada ai terroristi annidati nei centri di igiene mentale. Ecco perché non ci siamo dedicati anche noi ai processi di Cogne, Garlasco, Erba e Perugia: per “ridurre l’avversario a bersaglio da annichilire” (sempre Battista, chiedendo scusa alle signore). Ci siamo pure travestiti da leader del centrodestra e abbiamo preso a delirare all’impazzata. Ricordate Berlusconi che dà dei “coglioni” alla metà degli italiani che non votano per lui, dei “matti antropologicamente diversi dal resto della razza umana” ai magistrati, dei “golpisti” agli ultimi tre presidenti della Repubblica, dei fomentatori di “guerra civile” ai giudici costituzionali e ai pm di Milano e Palermo, dei “criminosi” a Biagi, Santoro e Luttazzi, che minaccia Casini e Follini di “farvi attaccare dalle mie tv” perché “mi avete rotto il cazzo” e invoca “il regicidio” per rovesciare Prodi? Ero io che camminavo in ginocchio sotto mentite spoglie e tre chili di cerone. Poi, già che ero allenato, mi sono ridotto a Brunettaper dire che questa “sinistra di merda” deve “morire ammazzata”. Ricordate Bossi che annuncia “300 uomini armati dalle valli della Bergamasca”, minaccia di “oliare i kalashnikov” e “drizzare la schiena” a un pm poliomielitico, sventola “fucili e mitra”, organizza bande paramilitari di camicie verdi e ronde padane perché “siamo veloci di mano e di pallottole che da noi costano 300 lire”? Era Santoro che riusciva a stento a coprire il suo accento salernitano con quello varesotto imparato alla scuola di dizione. Ricordate Ignazio La Russa che diceva “dovete morire” ai giudici europei anti-crocifisso? Era Scalfari opportunamente truccato in costume da Mefistofele. E Sgarbi che su Canale5 chiamava “assassini” i pm di Milano e Palermo e Caselli “mafioso” e “mandante morale dell’omicidio di don Pino Puglisi”? Era Furio Colombo con la parrucca della Carrà. E chi pedinava il giudice Mesiano dopo la sentenza Mondadori per immortalargli i calzini turchesi? Sandro Ruotolo, naturalmente, camuffato sotto le insegne di Canale5. Chi si è introdotto nel sistema informatico di Libero e poi del Giornale di Feltri e Sallusti per accusare falsamente Dino Boffo di essere gay, Veronica Lario di farsela con la guardia del corpo, Fini di essere un traditore al soldo dei comunisti? Quel diavolo diPeter Gomez. Chi ha seviziato Gianfranco Mascia, animatore dei comitati Boicotta il Biscione? Chi ha polverizzato la villa della vicedirettrice dell’Espresso Chiara Beria dopo una copertina sulla Boccassini? Chi ha spedito a Stefania Ariosto una testa di coniglio mozzata per Natale?Noi, sempre noi. Ora però ci hanno beccati e non ci resta che confessare. Se ci lasciano a piede libero, ci impegniamo a non dire mai più che Berlusconi è un corruttore amico di mafiosi. Lui è come Jessica Rabbit: non è cattivo, è che lo disegnano così.
Il principale gruppo su Facebook dedicato a Massimo Tartaglia ha superato i 50.000 fan. Oggi mi sono arrivati parecchi inviti che mi esortavano a diventare fan di Tartaglia. Ovviamente ho rifiutato. Non potrei mai diventare fan di quest'uomo. Se ancora qualcuno non l'avesse capito, condanno fermamente questo gesto di violenza. Come condanno chi è diventato fan. Nel frattempo, la procura di Roma ha avviato una indagine sui gruppi che inneggiano a Tartaglia. La decisione dell'iniziativa giudiziaria sarebbe dovuta in particolare ad alcuni messaggi ritenuti pericolosi, come "10, 100, 1000 Massimo Tartaglia" e "Berlusconi a morte". E Roberto Maroni, sta valutando di oscurare i siti Internet che incitano alla violenza.
Ma in verità c'è dell'altro. Alcuni gruppi, tra ieri e oggi, hanno cambiato il proprio nome, aggregando al suo interno gli utenti precedentemente iscritti. Ad alcuni è stata rubata l'identità degli amministratori, in altri invece questi ultimi hanno preso la palla al balzo, per guadagnare ulteriori soldi, da chiare truffe perpetrate via facebook. Un esempio: un gruppo che esprimeva solidarietà ai terremotati dell'Abruzzo è stato modificato per manifestare sostegno a Berlusconi. E tra l'altro non sono arrivate nè notifiche nè avvisi alle persone. In poche parole, sono migliaia i navigatori che si sono trovati iscritti al gruppo senza saperlo! Questo era solo un esempio, ma tanti gruppi hanno fatto lo stesso sporco gioco.
A mio parere è una cosa gravissima. Ci troviamo di fronte ad una vera e propria manipolazione dell'individuo. Manco fossimo in dittatura (se non lo siamo già). Ognuno deve essere libero di scegliere cosa parlare, scrivere, in che modo manifestare il proprio pensiero e a quali gruppi iscriversi senza essere costretto da nessuno. E' assolutamente da condannare la slealtà di certe persone che cercano di manipolare in maniera vigliacca il consenso della gente e l'informazione. Tutto ciò è vergognoso!
Camminavo sul lungomare della mia piccola città, smarrito fra il mare ed il volo dei gabbiani. Ad un tratto la sua immagine si staglia nel mio cuore. E' stato solo un momento, ma il mondo si è fermato. Graphic by Giuseppe De Luca, Colors by Ketty Formaggio
Attimo D'Eterno
all'improvviso nella quotidianità più spietata dove inutilmente si rincorrono falsi dei il tuo ricordo mi colpisce al cuore sa di fragole e nostalgie di baci mai nati e canzoni dimenticate all'improvviso gli occhi miei nel ricordo sconfinato dei tuoi vinti, si bagnano
ed io
smetto di far finta di volare
dark0
Voglio ringraziare Giuseppe De Luca e Ketty Formaggio per la splendida immagine che mi hanno donato. Amici miei, siete sempre al di sopra degli standard.
Facebook come voi ben sapete è un ottimo social network, oltre al solito cazzeggio, da la possibilità di poter creare o aggregarsi a dei bellissimi gruppi. Recentemente mi sono unito a questo: Il gruppo contro l'editoria a pagamento. Questo gruppo si prefigge di combattere informando una grave piaga che assilla l'editoria italiana, editori truffaldini che ingannando giovani autori si arricchiscono alle loro spalle. posto qui il loro manifesto e vi prego di leggerlo, e se volete di aderire anche voi in questa buona battaglia di libera informazione.
Vostro dark0
Un gruppo con cui vorrei unire gli autori esordienti e non, operatori del settore, lettori e simpatizzanti, che condividano la totale opposizione al principio del pagare per essere pubblicati, sottoforma di oneri di varia natura, fra cui i più frequenti sono l'obbligo di acquisto e il cosiddetto "contributo alla stampa", sulla base dei segg. punti:
1) l'editore è un professionista serio e la sua politica di scelta delle opere deve essere autonoma dai contributi dell'autore (e in Italia questo è per fortuna il caso della maggioranza degli editori, beninteso) 2) l'editore non è un tipografo: se voglio 100 copie della mia opera me ne vado in tipografia e faccio prima e meglio 3) il valore dell'autore pubblicato in questo modo è dubbio; tutti possiamo pubblicare pagando e ciò non dimostra a noi e agli altri il valore dell'opera in alcun modo 4) è vero che l'editoria (come tutti i settori del resto) è in crisi, ma perché il carico economico della crisi deve trasferirsi sugli autori, che sono in una crisi ben peggiore? 5) meglio una vita da esordiente che un evento di presentazione da pagante 6) se sei bravo, prima o poi qualcuno se ne accorgerà; se non accade, pazienza. 7) ci sono editori (pochi per fortuna!), ben noti a tutti gli autori con un minimo di esperienza, che "campano" di questo e non certo di vendita in libreria. 8) un autore che pubblica con detti editori del punto 7 si "sporca il curriculum", perché rischia di non essere più preso seriamente in considerazione da quelli che invece non chiedono alcun contributo.
Questo manifesto in otto punti non è un atto di accusa, ma la manifestazione chiara e coerente di un punto di vista. Rispettiamo chi fa quella scelta, ma non la condividiamo, e non accetteremo mai di farla.
La notte è per me come se il silenzio prendesse forma. Soltanto il ronzio del mio PC mi accompagna in questo oscuro viaggio, lui sembra una complicata caffettiera, ma non da caffè. Ma la notte a me da, da dei doni stupendi. Questa poesia è uno di questi splendidi regali.
Una donna bellissima, sensuale che crede nel piacere. Una sera vuota, in solitudine, dove il corpo diventa insofferente per tanta noia. Infine tutto, dolcemente precipita.
sussurri umidi, infestati ebbri di umori violenti e inappagati fuoriescono da sogni selvaggi essi sono i fauni del sottile brivido lambiscono i nostri seni con avide lingue come incubi giocano con i nostri rossori orbitano nel riflesso dei nostri umidi sessi sono marci e profumati il loro tocco sa di violenza e cupidigia volano, volano, volano insalubri e circospetti in attesa dei nostri peccati più dolci
Con mio sommo dispiacere ho deciso di attivare la moderazione dei commenti. Personalmente sono sempre stato contro ogni forma di censura, ma ci sono purtroppo dei signori o presunti tali che non sanno cosa sia l'educazione, e usano questo mio blog per offendere delle persone esterne a me e al blog stesso.
Pulp Fiction è uno dei film che non mi stanco mai di guardare. assolutamente geniale, esageratamente violento. Mario è invece la star indiscussa dei platform games. Provate ad immaginare se l'universo di Mario venisse contagiato dal genere Pulp. Questo video potrebbe esserne una buon esempio.
Cos'è la libertà? Spezzare le catene? combattere chi cerca di rinchiuderti nelle sbarre della sua folle ideologia? La libertà è questo e tanto altro, per certi versi somiglia all'amore, senza seguirne però la stessa vocazione. Per me la libertà è una striscia di cemento accanto al mare.
Da quanti anni la lunghezza del processo in Italia è un problema di tale dimensioni da rendere la certezza della pena un miraggio? Chi oggi ha la sfortuna di incappare nelle maglie della legge e di subire un processo rischia di subire un calvario lunghissimo che si configura come una pena accessoria non prevista. La vera disgrazia a volte non è essere condannati, ma subire un processo infinito. Anche e soprattutto se si viene poi dichiarati innocenti. E’ logico che, in uno stato di diritto che voglia definirsi tale, il processo deve avere dei tempi certi e contenuti. Non si può mettere sotto sequestro la vita di un cittadino per dieci anni, in attesa di un giudizio che tarda ad arrivare. Su questo siamo d’accordo tutti.
Per questo andrebbero investite risorse per rimpolpare gli organici. Bisognerebbe fornire alle cancellerie gli strumenti per farle funzionare. Si potrebbero informatizzare i procedimenti eliminando tonnellate di fotocopie, che ne so. Soprattutto bisognerebbe riformare le procedure, magari accorpando il terzo grado fatto dalla cassazione col secondo. Non sono un esperto ma mi pare che solo noi in Italia ci perdiamo in queste procedure ipergarantiste. Forse mi sbaglio. Quello di cui invece sono certo è che la lunghezza della macchina processuale italiana rappresenta un problema che si perde nella notte dei tempi e che per quanto sia urgente risolverlo, è un problema a cui va trovata una soluzione efficiente, efficace e condivisa. Invece ci sbattono addosso all’improvviso questa roba qua. Ovvero, visto che l’obiettivo non è dare una giustizia più rapida agli italiani, ma dare l’impunità a un italiano solamente e, visto che i vari tentativi cozzano immancabilmente contro gli argini costituzionali eretti dai padri fondatori, ecco la porcata maxima: non processare nessuno per non processarne uno!
Una sera di novembre, ricordi che si confondono con la pioggia, chissà dove è lei? Poi la sua immagine lentamente svanisce nell'impellente della quotidianità
Ella Dimora Insieme Alla Bellezza Graphic by IamUman
Ella dimora insieme alla Bellezza, la Bellezza che morir deve; e insieme alla Gioia che tien sempre sui labbri la mano a dire addio; presso al Piacere che duole e in velen muta mentre sugge ape la bocca. Sì, nel tempio stesso del Piacere ha il sacrario la velata Malinconia benché la veda solo chi con strenua lingua sa schiacciare contro al palato il grappolo di gioia; l'anima di colui assaggerà la tristezza inerente al suo potere, e andrà fra i suoi trofei capi sospesa.
Molti anni fa, nel 1989 per essere precisi, ebbi il privilegio di giocare ad un gioco, che tuttora mi è rimasto nel cuore. Il nome di questo bellissimo gioco era: Prince of Persia. A quell'epoca non è che i computer avessero una grafica favolosa, ma c'era la fantasia, e con la fantasia tutto è possibile, anche essere un principe che vuole salvare il proprio amore. Il videogioco adesso è diventato un film. Chissà se ci farà sognare un pò anche lui.
Marrazzo si è autosospeso. Dichiara: “Vuol sapere se ho sbagliato? Vuole che lo ripeta, tre, quattro, cento volte? Sì, ho sbagliato. In questa storia ne esco a pezzi, maciullato, messo alla gogna, per colpa di chi si è infilato nella mia vita privata in una mattina di luglio. Un incubo, lo ricordo come un incubo. Sono entrati in quella stanza, hanno detto di essere delle forze dell’ordine, hanno rovistato nel mio portafoglio, hanno preso dei soldi. Per evitare il peggio ho staccato tre assegni. Tutto si è svolto in pochi minuti, nessuno di loro ha mostrato tesserini né dei carabinieri né della polizia, quelle facce, quei movimenti rapidi, quel terrore, quel senso di angoscia…”. [repubblica.it] Marrazzo è diventato un uomo politico ricattabile. Getta discredito su se stesso, sulla carica che ricopre e sul suo ruolo pubblico. Quindi lascia. «Ho sbagliato e pagherò. Ora voglio solo sparire, sparire a lungo». [corriere.it]
I nani sono arroganti e hanno la faccia arancione. Inventano scuse e raccontano balle. Chi era Noemi? La figlia dell’autista di Craxi. I nani hanno avvocati che inventano leggi e definizioni ad hoc (più che altro per la stupida platea plaudente qualsiasi cosa accada). Diventano utenti finali se vanno a troie, e primus super pares se devono scampare al processo. I nani non chiedono scusa perché non hanno mai torto. I nani restano al loro posto, non si dimettono qualsiasi cosa accada. I nani non si assumono responsabilità.
Per Marrazzo non ci saranno le dieci domande senza risposta, perché lui ha già risposto. Non si tratta di fare i bacchettoni e i bigotti. Tutti possono sbagliare, ma è la consapevolezza dell’errore e la volontà di porvi rimedio che fa la differenza tra uomini e nani.
Esistono gli angeli custodi? se esistono sono strane entità che ci accompagnano e vorrebbero difenderci (forse inutilmente) dal dolore, da una vita che ci porta tristezza e da orchi mascherati da amici. Non posso rispondere a questa domanda, ma posso cercare di capire cosa provano, come vivono invisibili la loro esistenza. Questa è la storia di uno di loro, come l'ho immaginata una fredda notte di ottobre. UNGENANNT fermati e guardami io sono qui e mai ti abbandonerò ero vicino a te e ho ascoltato le tue urla quando tuo padre ti insegnava cosa era l'obbedienza sò anche che mai scorderai la carezza straziante del cuoio sei fuggita di casa e ti ho seguito in quella tagliente notte quando per il freddo tremavi non mi sono voltato di fronte le tue lacrime ma ho affrontato quell'anima color piombo ascoltando il suo smarrito canto poi ho sciolto il laccio emostatico quando ancora più in basso volevi fuggire per cercare il paradiso in questo inferno stanco straziandoti il cuore con dolci aghi adesso il vuoto dimora in te e la fine stà per arrivare prendimi per mano lasciamo questo mondo di oscuri silenzi vieni con me che nome non ho lasciando tutto alle spalle senza incertezze senza rimpianti
I nostri sogni, zingare carovane che trasportano le nostre più preziose emozioni, sono forse il più grande capolavoro dell'essere umano. I sogni, li rincorriamo per tutta la vita, eppure sono li racchiusi nel cuore di ogni essere umano. Questa poesia spiega cosa può succedere ai nostri sogni talvolta. Che È Successo Al Mio Cuore? Graphic by BlackScarletLove
cosa è diventato il mio cuore? forse è diventato una farfalla che plana di fiore in fiore o magari è un dolce uccellino che canta tutto il suo amore cosa vuole il mio cuore? forse vuole solo un sorriso e null'altro o di gioia vuole esplodere in volo cosa sente il mio cuore? ascolta forse il silenzio del mondo o ode l'antico respiro della terra che è successo al mio cuore?
l'ho cagato via un tonfo... ....due cerchi nell'acqua e giù con lo sciacquone.....
Avete mai viaggiato? Intendo con la fantasia, lei è una dolce nave, ti fa sognare di dolci gabbie dove l'oggetto del vostro amore è prigioniero del vostro cuore. Molte volte la realtà non è come la si vorrebbe, ma nei sogni....
Solo il tuo cuore ardente e niente più. Il mio paradiso un campo senza usignolo né lire, con un fiume discreto e una fontanella. Senza lo sprone del vento sopra le fronde né la stella che vuole essere foglia. Una grandissima luce che fosse lucciola di un'altra, in un campo di sguardi viziosi. Un riposo chiaro e lì i nostri baci, nèi sonori dell'eco, si aprirebbero molto lontano. Il tuo cuore ardente, niente più.
Questa domenica come ogni domenica è mia abitudine rimanere a casa, ne approfitto per fare un pò di di ordine fra le mie cose e per stare un in compagnia di persone care. Frugando fra le polverose cartelle del mio PC ho trovato questa poesia, forse non è la più bella, ma la amo molto, parla di un amore, un amore ferito, disilluso, che fa maturare in maniera triste. Leggetela se vi va.
nel mio essere odo il cupo risuonare dell'anima che si spezza quante volte ho aspettato un tuo sguardo... forse il mio cuore era cieco alla tua indifferenza quante volte mi ricordavo il sapore dei tuoi baci... forse mi hai solo dimenticato quante volte ti ho cercato... o forse ero io ad non accorgermi della tua insofferenza quante volte ti ho detto ti amo... forse non t'importava perchè già in molti te l'avevan detto adesso non riesci a trovarmi tra la folla... forse, sono andato via
vi è mai capitato di riflettere su voi stessi? a me ogni tanto o dovrei dire raramente, non mi piace analizzarmi, mi accontento di essere. Mi piace essere me stesso, perchè così posso parlare con la parte più intima, col mio cuore, ed il cuore si sa, è un mezzo profeta.
Dedico questa mia piccola poesia a Squilibrato, un uomo che conosce una verità.
La notte per me è qualcosa di magico, nel buio tutto si ferma o lo fa apparentemente, tutto diventa altro. E la mente libera, intraprende nuove strade.
La muta notte che mi circonda supera le spalle della tua prigione. Libero nel mondo è il tuo spirito… Il vento è il nostro solo compagno. La notte ha lasciato le sue porte socchiuse e voliamo oltre i confini della terra dove i ribelli sono liberi dalle catene.
Di solito non lascio commenti in questi "simpatico siparietti" sull'ancora nostro più simpatico premier, ma stavolta voglio farlo per svariati motivi che qui elencherò cercando di non tediarvi: Voglio dire grazie a questo uomo politico, e lo dico senza imbarazzi, lui è il mio benefattore, quante volte non sapevo che scrivere sul mio blog? non trovavo la poesia giusta o un amabile argomento. lui era sempre qui a darmi una mano, con le sue incredibili e involontarie buffonate, e quante volte ci ha strappato un sorriso con l'inaudita comicità che madre natura gli ha donato? Ma tutto ha una fine, eppoi io devo camminare con le mie forze, non posso sempre chiederti aiuto silvio. Quindi ho deciso pur facendo violenza a me stesso che limiterò i siparietti su di te al minimo.
Questo video è un affettuosa testimonianza sull'impegno che i fedeli sudditi del galattico che si prodigano affinche la verità di silvio prevalga.
Il titolo forte del post richiama l'indirizzo del sito internet dell'Associazione ADEV (Associazione Diritti degli Esseri Viventi) che qui in salento cerca di occuparsi di aiutare tantissimi cani randagi. Qui i cani e più in generale la NATURA vengono trattati davvero malissimo: si maltratta, si abbandona, si avvelena... Uno schifo senza pari, accentuato dal contrasto che viene dal fatto inopinabile che il Salento è un posto bellissimo.
Amici, quindi vi chiedo di linkare il sito internet dell'associazione.
Cari amici, sono Michele Santoro e ho bisogno del vostro aiuto. Mancano pochi giorni alla partenza e la televisione continua a non informare il pubblico sulla data d'inizio di Annozero. Perciò vi chiedo di inviare a tutti i vostri amici e contatti su Internet gli spot che abbiamo preparato a questo scopo e che non vengono trasmessi.
Questa allegra canzoncina sta riscuotendo un certo successo in Egitto e diversi paesi arabi, come al solito i media italiani la ignorano. Si tratta di Presidente italiano di Yussam Abdel-Rahman, presenza costante della TV egiziana. Chissà di che parla.
Questo passato agosto mi è capitato che alcune persone mi abbiano fatto notare che non do mai ascolto a nessuno. Sinceramente non amo essere ripreso da persone che per me rappresentano poco o nulla, quello che più mi fa sorridere però è la facile arroganza con cui si appropriano di un diritto che nessun essere superiore gli ha donato. Io credo che la saggezza si aquisisca vivendo la vita non sfiorandola. Chiedo scusa cari signori se non seguo i vostri cosigli, sono già bravo a sbagliare da me, è sono felice di esserlo.
Dedico questa meravigliosa canzone dei King Crimson a chi giudica la vita degli altri senza ancora aver capito come vivere la propria.
Disse l’uomo onesto all’uomo in ritardo Dove sei stato? Sono stato qui e sono stato lì E sono stato in mezzo
Parlo al vento Le mie parole sono spazzate via Parlo al vento Il vento non sente Il vento non può sentire
Sono fuori e guardo dentro Cosa vedo? Tanta confusione, disillusione Tutta intorno a me
Tu non mi possiedi Non mi impressioni Disturbi solo la mia mente Non puoi istruirmi o controllarmi Esaurisci il mio tempo
Parlo al vento Le mie parole sono spazzate via Parlo al vento Il vento non sente Il vento non può sentire
Una meravigliosa notte d'estate mi capitò di vagare per il centro storico di Lecce con quei svitati dei miei amici, essi sono parte di me, la parte migliore. Con loro sono entrato in una piccola libreria, dove in un grazioso libricino ho trovato questa dolce, struggente poesia. È vostra, leggetela se vi va. Così Non Andremo Più Vagando Graphic by nykolay
così non andremo più vagando, nella notte fonda anche se il cuore vuole ancora amore e la luna splende luminosa. perché la spada logora il fodero, l'animo logora il petto: allora deve placarsi il cuore per respirare e l'amore stesso riposare. anche se la notte fu creata per amare, e il giorno ritorna troppo presto, tuttavia non andremo più vagando alla luce della luna.
Ci sono voluti trentanni di fanciulle scosciate e giovanotti palestrati, di casalinghe disperate e quiz milionari, di reality irreali, di gossip e volgarità eretti a sistema. Un lavoro lungo e paziente, che alla fine però ha fatto centro: la tv in Italia ha preso il posto della democrazia. E la tesi di Videocracy , il documentario che promette di rendere davvero speciale l'evento programmato per il 3 settembre al Lido dalle due sezioni autonome della Mostra del Cinema, la Settimana Internazionale della Critica (SCI) e le Giornate degli Autori, che hanno scelto di concerto il film, rifiutato dalle sezioni ufficiali. Ottanta minuti di reportage spietato sull'Italia berlusconiana, le sue mutazioni antropologiche e culturali, firmati da Erik Gandini, regista quarantenne originario di Bergamo ma traslocato a 18 anni in Svezia.
Contrariamente a come pensavo di fare, ho riaperto questo blog, forse perchè mi sono accorto di quanta oscurità vi sia dentro l'estate. Credo che il mio blog ormai abbia acquistato vita propria e reclami da me storie, storie che io invento, che osservo o che credo di vedere. Questa poesia è una di queste.
Non lasciarmi da solo questa notte, il diavolo e là nascosto fra le ombre. Scruta la mia anima e sorride beffardo la musica mi avvolge e trasforma tutto in malinconia. Dove sei? Dovresti essere qui ma forse non t'importa, hai già avuto il mio cuore altro non ti è servito. Il mio corpo, funerea ombra di me stesso, stanco, sul marciapiede si abbandona. L'ago sotto i lampioni brilla, s'immerge nella carne. Poi, solo un lento, lento svanire
Il mio blog è uno strano animale, contrariamente agli altri lui va in letargo ad agosto. Lui è nato nel freddo della notte e con la benedizione della luna, di solare non ha nulla se non chi, anima gentile viene a fargli visita. Grazie e buona estate.
Nelle azzurre sere d'estate, andrò per i sentieri, punzecchiato dal grano, a pestar l'erba tenera: trasognato sentirò la frescura sotto i piedi e lascerò che il vento mi bagni il capo nudo.
Io non parlerò, non penserò più a nulla: ma l'amore infinito mi salirà nell'anima, e me ne andrò lontano, molto lontano come uno zingaro, nella Natura, lieto come con una donna.
Un pomeriggio d'agosto di qualche anno fa, fuggì via di casa, dovevo sfogarmi e mi misi a correre, il dolore che quella storia d'amore che ormai faceva acqua da tutte le parti, mi stava provocando era insopportabile. Chi passava in auto tornando dal mare, con quel caldo infernale pensava sicuramente che fossi impazzito. Dopo quella folle corsa distruttiva scrissi questa poesia:
L'Ombra Del Diavolo
tenebra li mi confondo e sto bene lontano dal mondo lontano dall'eterna staticità la radio vomita musica predigerita ed il caldo scioglie anche il desiderio, ma non importa lei è accanto a me sinuosa, quasi delicata nella penombra profuma di olio ed è carica di promesse con le dita l'accarezzo la stringo poi felice ascolto il sussurro della pallottola
in collaborazione con Associazione Culturale “Gente di Cartoonia”
e SCUOLA ROMANA DEI FUMETTI presentano: CARTONI ANIMALI (il mondo dei cartoons in favore degli animali) ROMA – GIARDINI DI CASTEL SANT’ANGELO 1 Agosto 2009, ore 22.00
Sabato 1 Agosto alle ore 22.00 nell’ambito di “Letture d'estate lungo il fiume e fra gli alberi”, uno degli appuntamenti estivi più amati della capitale, avrà luogo l’insolito show “CARTONI ANIMALI”.
Il mondo dei cartoni ha un debito culturale storico con gli animali: da Topolino fino a Paperino, passando attraverso Hello Kitty, Tom & Jerry e Scooby Doo, che fin da bambini ci hanno divertito e fatto sognare con le loro avventure.
Il mondo dell’animazione sceglie allora di dare voce a chi voce non ha ed in questo periodo dell’anno rischia per altro di essere abbandonato. E’ proprio per sensibilizzare contro l’abbandono ed il maltrattamento degli animali che doppiatori, disegnatori e musicisti (le professionalità che danno materialmente vita ai cartoni animati) realizzeranno una performance divertentissima e unica. I Raggi Fotonici (autori ed interpreti originali di sigle per RAI, Sky, Dynit, Eagle Pictures) intoneranno le più belle sigle tv che hanno come protagonisti gli animali, contemporaneamente alcuni tra i più apprezzati fumettisti italiani disegneranno dal vivo i loro famosissimi personaggi e per concludere, questi disegni esclusivi verranno venduti in un’originalissima asta, battuta dalle voci di Bugs Bunny, Gatto Silvestro e tanti altri animali del mondo dei cartoons, grazie alle voci dei loro doppiatori originali.
Durante la serata sarà inoltre proiettato il videoclip “Vivo in una gabbia”, canzone dei Raggi Fotonici il cui ritornello negli anni scorsi è stato colonna sonora degli spot di “comunicazione sociale” Rai e Mediaset contro l’abbandono degli animali.
L’intero ricavato della serata verrà devoluto all’Associazione Volontari Canile di Porta Portese. Speriamo in tal modo di offrire un piccolo contributo economico a chi da anni si occupa di assistere i randagi e di sensibilizzare il pubblico contro l’indecente fenomeno dell’abbandono degli animali che coinvolge ogni anno in Italia circa 350.000 animali, provocando non meno di 4000 incidenti stradali mortali e oltre 2 milioni di cani e gatti randagi.
Dedicato a tutte le mie amiche donne, che con la loro dolcezza e tenacia rendono il mondo un posto migliore in cui vivere. grazie dolcissime e bellissime creature.
Il sole è tramontato per giorni un bel fiore in un vaso una pantofola vicino al caminetto un violoncello nella sua custodia
è molto presto e lei scende le scale indossa la sua eleganza del mattino il suono dell'acqua la fa sognare svegliata da una nube di vapore, versa le sue fantasticherie in una tazza un cucchiaio di zucchero la tiene buona
e lei lotta per la sua vita e indossa il suo cappotto e lotta per la sua vita sul treno guarda la pioggia che cade e lotta per la sua vita e va in un grande magazzino con il pensiero che ha capito la situazione paga il pane e se ne va nessuno lo sa
il sole è tramontato per giorni lei suona una melodia invernale il tuono la fa riflettere ascolta un rumore che viene da dietro al cancello forse è una colomba che porta una lettera forse è uno sconosciuto che lei potrebbe amare
e lei lotta per la sua vita e indossa il suo cappotto e lotta per la sua vita sul treno guarda la pioggia che cade e lotta per la sua vita e va in un grande magazzino con il pensiero che ha capito la situazione paga il pane e se ne va nessuno lo sa
e lei lotta per la sua vita e indossa il suo cappotto e lotta per la sua vita sul treno guarda la pioggia che cade e lotta per la sua vita e va in un grande magazzino dove le persone sono piacevolmente strane e contano il resto mentre lei se ne va nessuno lo sa
Questo è un post di servizio: Cause ignote si sono resettati i widget sui blog amici e blog consigliati. Ho cercato di recuperare i link che riuscivo a ricordare, se ne manca qualcuno segnalatemelo ed io lo rimetterò al suo posto. grazie
Non lasciarmi, non andartene, perchè scende la notte. La strada è deserta e buia, si perde tortuosa. La terra stanca è tranquilla, come un cieco senza bastone. Sembra che io abbia aspettato nel tempo questo momento con te così accendo la lampada dopo averti donato fiori. Con il mio amore ho raggiunto stasera il limite del mare senza spiagge, per nuotarci dentro e perdermi in eterno..
mi rivolgo a te, che notoriamente non disdegni gli incontri conviviali, per sollecitarti un intervento a favore della categoria che mi onoro di rappresentare e che ti è amica, quella dei ristoratori. Ingiusti veleni si stanno spargendo contro di noi. E’ di oggi la notizia che due turisti giapponesi, a Roma, si sono visti presentare un conto di 600 euro dopo aver pranzato in un locale dalle parti di Piazza Navona. E si grida allo scandalo, quando invece tutti sappiamo quanto costa la roba al mercato. E’ vero che nel conto c’erano anche cento euro aggiunti a titolo di mancia per autonoma iniziativa del titolare, ma si tratta di un rimborso spese preventivo, per il balzello sul permesso di soggiorno da te giustamente previsto nel decreto sulla sicurezza: le nostre cucine sono piene di inservienti e sciacquapiatti di origine extracomunitaria e se il permesso non lo paghiamo noi, a loro chi glielo paga?
Caro Presidente,
ti chiedo un gesto simbolico. La prossima cena, in cui discuterai con i tuoi filibustieri di altre questioni delicate, come la tassa sulla povertà, l’evirazione vocale dei tuoi calunniatori e il lodo Santanchè, ossia la liceità di concubinaggio per le Alte Cariche dello Stato, vieni da noi, in uno dei nostri locali. Un angolo appartato e confortevole per te c’è sempre. Con reciproco vantaggio: la nostra categoria si riabiliterà per tanto lustro e i tuoi manigoldi resteranno puliti. Come le loro domestiche, che così sgravate da impegni culinari potranno dedicarsi ad altre più piacevoli incombenze di cui tu, Presidente, sai essere generoso anfitrione.
Dedicato a chi cerca una speranza e poi sbatte la faccia contro una porta chiusa. Grazie silvio, la vergogna che provo per essere rappresentato da te nel mondo ormai va oltre le possibilità umane.
Solo vado con la mia pena Sola va la mia condanna Il mio destino è correre per burlarmi della legge Perso nel cuore Della grande Babilonia Mi chiamano clandestino Per non avere documenti
In una città del nord andai a lavorare La mia vita la lasciai Tra Ceuta e Gibilterra Sono un confine nel mare Un Fantasma nella città La mia vita va proibita Dice l’ autorità
Solo vado con la mia pena Sola va la mia condanna Il mio destino è correre per burlarmi della legge Perso nel cuore Della grande Babilonia Mi chiamano clandestino Sono colui che infrange la legge
Mano Negra clandestina Peruviano clandestino Africano clandestino Marijuana illegale
Solo vado con la mia pena Sola va la mia condanna Il mio destino è correre per burlarmi della legge Perso nel cuore Della grande Babilonia Mi chiamano clandestino Per non avere documenti
dove ci può portare la passione? Forse su isole di estremo piacere bagnate da ondose lacrime di rimpianto, un rimpianto che non ci impedisce poi di cadere di nuovo nello stesso dolce peccato. Io dal canto mio amo sbagliare nel modo più bello...
Quando la musica vola, il cielo si ferma, ed anche i passeri posson cantare.
Nella bianca spiaggia baciata dalla sera due cuori s'incontrano, ed il mare dell'amarezza perde il sale,
Mani timide si sfiorano, labbra che ardono, passione che si accende, frenetica, feroce, bramata per troppo tempo, si dibatte fra la carne.
Due piccoli seni nascondono un cuore vivo, dita che danzano nel solco della pesca, vita che vuol vivere, vita che vuol gridare, vita che esplode in bianco lampo.
lentamente il corpo cade. l'anima ebbra si addormenta. ma ella sa... ...sa che talvolta anche i sogni, diventano realtà.
Un violinista nella metropolitana. Una storia vera. Un uomo si mise a sedere in una stazione della metro a Washington DC ed iniziò a suonare il violino; era un freddo mattino di gennaio. Suonò sei pezzi di Bach per circa 45 minuti. Durante questo tempo, poiché era l’ora di punta, era stato calcolato che migliaia di persone sarebbero passate per la stazione, molte delle quali sulla strada per andare al lavoro.
Passarono 3 minuti ed un uomo di mezza età notò che c’era un musicista che suonava. Rallentò il passo e si fermò per alcuni secondi e poi si affrettò per non essere in ritardo sulla tabella di marcia. Alcuni minuti dopo, il violinista ricevette il primo dollaro di mancia: una donna tirò il denaro nella cassettina e senza neanche fermarsi continuò a camminare. Pochi minuti dopo, qualcuno si appoggiò al muro per ascoltarlo, ma l’uomo guardò l’orologio e ricominciò a camminare.
Quello che prestò maggior attenzione fu un bambino di 3 anni. Sua madre lo tirava, ma il ragazzino si fermò a guardare il violinista. Finalmente la madre lo tirò con decisione ed il bambino continuò a camminare girando la testa tutto il tempo. Questo comportamento fu ripetuto da diversi altri bambini. Tutti i genitori, senza eccezione, li forzarono a muoversi. Nei 45 minuti in cui il musicista suonò, solo 6 persone si fermarono e rimasero un momento. Circa 20 gli diedero dei soldi, ma continuarono a camminare normalmente. Raccolse 32 dollari.
Quando finì di suonare e tornò il silenzio, nessuno se ne accorse. Nessuno applaudì, ne’ ci fu alcun riconoscimento. Nessuno lo sapeva ma il violinista era Joshua Bell, uno dei più grandi musicisti al mondo. Suonò uno dei pezzi più complessi mai scritti, con un violino del valore di 3,5 milioni di dollari. Due giorni prima che suonasse nella metro, Joshua Bell fece il tutto esaurito al teatro di Boston e i posti costavano una media di 100 dollari.
Questa è una storia vera. L’esecuzione di Joshua Bell in incognito nella stazione della metro fu organizzata dal quotidiano Washington Post come parte di un esperimento sociale sulla percezione, il gusto e le priorità delle persone. La domanda era: “In un ambiente comune ad un’ora inappropriata: percepiamo la bellezza? Ci fermiamo ad apprezzarla? Riconosciamo il talento in un contesto inaspettato?” Ecco una domanda su cui riflettere:
“Se non abbiamo un momento per fermarci ed ascoltare uno dei migliori musicisti al mondo suonare la miglior musica mai scritta, quante altre cose ci stiamo perdendo?”
Il 23 giugno si svolgerà la giornata mondiale "dell'orgohlio pedofilo", cosa abbiano ipocritamente da rivendicare col loro orgoglio proprio non riesco a capirlo. So solo che la pedofilia è un mostro, una piaga da combattere in ogni senso. Preghiera All'angelo Del Male graphic by Giuseppe De Luca
talvolta vorrei dimenticare la mostruosità del mondo dove bimbi e agnelli sono la stessa carne masticata, derisa da bruti in doppiopetto, essi giocano con la sventura altrui con pallidi dadi di freddo osso, per loro la coscienza è mera astrazione perché sono mostri e non lo sanno vivono sol per le loro sporche voglie anche se questo vuol dire strappar la pelle a bimbi già traditi. loro non hanno vergogna ma solo alienazione guardano questo mondo con sguardi velati di falsità. temono il diverso e accumulano putredine o angelo del male, accogli presto le loro anime e ricompensa dona a loro scoprendo loro ogni nervo, versando tutto il loro indegno sangue finché ogni lacrima sarà asciugata in questo desolato mondo.
Quello che ho visto ha del portentoso, mi induce in una speranza che raramente regna nel mio cuore e mi spinge quasi a credere.
Grazie la cara Stardust per la segnalazione
Per amore della verità posto anche quello che mi ha segnalato la cara Ketty:
Il testo contiene un errore importante che svia le ricerche: il nome del bambino (che esiste realmente) è Samuel Armas, con la M, non Arnas con la N. Immettendo il nome giusto in Google si trovano numerosi siti che documentano l'intera vicenda, che è autentica almeno nelle sue parti salienti.
Secondo Wikipedia, Samuel Armas è stato sottoposto a un'operazione chirurgica d'avanguardia, per la correzione in utero della spina bifida, il 19 agosto 1999 presso la Vanderbilt University, a Nashville. Samuel aveva 21 settimane all'epoca dell'intervento. Era il cinquantaquattresimo feto operato con questa tecnica dall'équipe della Vanderbilt University guidata dal dottor Joseph Bruner.
Samuel è nato sano il 2 dicembre 1999; le informazioni più recenti sulle sue condizioni di salute risalgono al numero datato 9 giugno 2003 di Newsweek, che gli ha dedicato un articolo, citato, insieme ad alcune foto di Samuel, da Freerepublic.com.
Le immagini dell'intervento sono autentiche e sono state effettivamente pubblicate da vari quotidiani statunitensi e in altri paesi, ma non è chiaro se siano state effettivamente messe "sulla prima pagina del New York Times" come dice l'appello. Sono state senz'altro pubblicate dal popolare quotidiano USA Today, ma i link agli articoli di USA Today forniti da questa pagina d'indagine non sono più validi. Gli articoli si intitolavano "Surgery in womb tests faith, technology" e "Hand of a fetus touched the world" (quest'ultimo è datato 2 maggio 2000).
L'autore delle fotografie è Michael Clancy, il cui sito è dedicato interamente all'argomento (attenzione, può risultare impressionante) e alla sua storia piuttosto controversa. La storia è fin qui sostanzialmente autentica. I dubbi nascono sull'interpretazione delle fotografie. Clancy, il fotografo, asserisce sul proprio sito che "Samuel ha spinto la propria manina fuori dalla ferita chirurgica nell'utero di sua madre. Mentre il medico gli alzava la manina, Samuel ha reagito al tocco e ha stretto le dita del chirurgo, che ha agitato il minuscolo pugno come per saggiarne la forza". Si tratterebbe insomma di un gesto volontario del feto, o perlomeno di un'azione riflessa simile per certi versi al cosiddetto "riflesso di prensione" tipico dei neonati, che stringono spontaneamente e con forza qualsiasi cosa venga messa fra le loro dita.
Il chirurgo, Joseph Bruner, racconta l'episodio in maniera molto diversa. Nell'articolo di USA Today datato 2 maggio 2000, citato da Snopes.com, ha dichiarato che "Il bambino non ha proteso la mano. Era sotto anestesia e non era cosciente di cosa stava accadendo". Feto e madre, infatti, vengono anestetizzati entrambi durante questo tipo di intervento. La manina sarebbe quindi uscita accidentalmente dalla ferita e Bruner l'avrebbe reinserita dopo averla retta per qualche istante mentre Clancy scattava le foto.
L'argomento è emotivamente controverso perché le immagini vengono presentate, da chi è contrario all'aborto, come "prova" del fatto che un feto è un essere umano (argomentazione più che meritevole, ma a rischio di inciampo se si basa soltanto su foto forse male interpretate). In questa guisa sono state presentate anche al Senato USA durante un dibattito sull'aborto, come riferisce Clancy. La presentazione Powerpoint le indica addirittura come prova dell'esistenza di Dio, ma questa è un'affermazione metafisica che esula dalle capacità di un semplice detective antibufala.
Sul versante informatico, le proprietà del documento danno indizi sulla probabile origine del documento PowerPoint: contengono le parole "Slide sem título", che se non erro è portoghese, e indicano come autore "MI_2057" e come azienda "CELESC". Questa sigla, immessa in Google, porta al sito di un'azienda elettrica brasiliana. Sempre secondo i dati interni del documento, l'ultimo salvataggio risulta essere stato fatto da "ester.maimone" (inesistente in Google) e la data di creazione è venerdì 6 agosto 2004. Ma versioni in altre lingue di questo appello circolano almeno dal 2003 secondo Snopes.com.
Onestamente non so che dire, forse questo video non è autentico, comunque le foto mi hanno grandemente commosso, e fanno pensare quanto sia bello un mondo pieno di bambini.
I bravissimi Raggi Fotonici sono coinvolti nella realizzazione di un evento fumettistico/ludico/musicale, quindi vi invito a partecipare visto che conosco la loro bravura e la loro simpatia. Purtroppo io non ci posso andare, andateci almeno voi!!
Il “Cartoon Village 2009” è la seconda edizione dell’incredibile evento che prenderà vita, per la seconda volta, ad Abbadia san Salvatore, in provincia di Siena, il 17 -18 -19 Luglio 2009. Per l’occasione, il cuore del centro di Abbadia san Salvatore sarà trasformato in un vero e proprio “Villaggio dei cartoon”. La manifestazione, annuncia un programma intenso e coinvolgente che vedrà la presenza di iniziative di ogni genere: spettacoli teatrali, musicali, ludici ed educativi, workshop, mostre, laboratori e punti di proiezione di giorno e di notte dei più significativi e storici cartoni animati in questione. Per il programma e gli autori presenti e in mostra visitate: http://www.cartoon-village.com/programma.html
La grazia e il fascino di taluni animali ha un qualcosa di divino, la loro bellazza ti fa forse sperare che esista qualcosa di soprannaturale che ci veglia e protegge. Ma ricordate: oltre al divino c'è anche il diabolico...
Dedico questa mia poesia a Ilaria, splendida donna, radioso fiore, affezionata amica.
Grazie al caro Lu ho avuto la possibilità di conoscere questa rivista di satira online che da quel poco che ho potuto visionare mantiene esattamente quello che promette. Dopo anni di mignottocrazia, di informazione imbavagliata, di ducetti bisunti, la rete ci ha regalato un mezzo per poter sorridere. Per me non è poco.
Non sono più silenziosi gli specchi nè più furtiva l'alba avventuriera; sei, sotto la luna, quella pantera che a noi ci è dato percepire da lontano. Per opera indecifrabile di un decreto divino, ti cerchiamo invano; più remoto del Gange e del Ponente, tua è la solitudine, tuo il segreto. La tua schiena accondiscende la carezza lenta della mia mano. Hai accolto, da quella eternità che è già oblio, l'amore di una mano timorosa. Sei in un altro tempo. Sei il padrone di un abito chiuso come un sogno.